
Alla grande massa di
utenti che acquistano online corrispondono altrettanti utenti che vendono una
miriade di prodotti, dall’elettronica agli elettrodomestici, dall’abbigliamento
al cibo. Di fronte ad una domanda così vasta e variegata, occorre potenziare le
modalità dell’offerta, e una buona reputazione nel caso di un negozio online
può essere una carta vincente.
Tra i servizi di reputation management maggiormente diffusi
in ambito commerciale, sempre più richiesti sono quelli volti a migliorare la
credibilità degli shop online in modo da convincere sempre più utenti ad
effettuare gli acquisti.
A livello corporate sembra manchi ancora una reale
consapevolezza dell’importanza di gestire l’immagine e la percezione del
proprio brand. Basti pensare all’opinione in Occidente relativa ai prodotti
“made in China”, percepiti, appunto, come merce molto economica perché di bassa
qualità. Sono già presenti diverse società che offrono questa tipologia di
servizi, il cui maggior target di riferimento rimangono per adesso le
multinazionali. Web e social media monitoring, social networking, protezione e
miglioramento della reputazione degli executives e della società, sono richiesti
in particolare per conquistare o mantenere la fiducia degli stakeholders. Con
la trasformazione del modello economico cinese da investment-oriented a
consumer-oriented e con gli investimenti in ricerca e sviluppo per aumentare la
capacità di innovazione propria, il concetto di brand awareness da parte cinese
si farà sempre più strada tra le imprese del Dragone, soprattutto in quelle che
vogliono internazionalizzarsi.
Esemplare, in questo senso, la recente campagna
pubblicitaria di WeChat, l’applicazione mobile di messaggistica istantanea della
compagnia internet cinese, Tencent. Il servizio, che ha già conquistato il
mercato interno, mira a spodestare l’applicazione leader mondiale nel settore,
Whatsapp, sfruttando il vantaggio di essere completamente gratuito e di offrire
altre funzionalità più “social”, come la possibilità di creare un profilo
personale. Resta adesso da vedere quanto influirà il marchio “made in China”
sul totale dei download nel mercato occidentale e nelle recensioni degli utenti
per capire se l'effetto "made in" continuerà ad affliggere
negativamente la reputazione delle aziende cinesi all'estero, oppure se
l'innovazione e campagne di comunicazione globali segneranno un'inversione di
tendenza nella percezione degli occidentali.
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